Uomo politico turco. Laureatosi in Legge presso l'università di Ankara,
deputato all'Assemblea nazionale nel 1930, partecipò attivamente alla
stesura dei nuovi impianti legislativi e fu, in quel periodo, sostenitore di
Ataturk e della sua opera di riforma. Dopo la morte di questi (1938),
appoggiò nel 1945 la nascita di una nuova forza d'opposizione, il Partito
democratico, che condusse personalmente alla vittoria nelle elezioni del 1950.
Da allora fu presidente di quattro esecutivi, ma il suo programma di riforme,
seppur moderato, subì una graduale involuzione in senso autoritario
mentre, in politica estera, si manteneva stabile la solidarietà con i
Paesi del Patto Atlantico. Le limitazioni da lui imposte alle libertà di
stampa, di associazione e riunione, oltre alla grave crisi economica,
scatenarono un movimento di protesta assai vasto. Incapace di far fronte alla
situazione,
M. fu rovesciato nel 1960 da un colpo di Stato militare e,
dopo un periodo di confino, fu condannato a morte con l'accusa di crimini
politici (Aydin, Smirne 1899 - Imrali, Istanbul 1961).